La grande povertà, sfida nel nostro tempo.

Comunicazione scritta presentata in occasione della 43° sessione della Commissione dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni unite, febbraio-marzo 1987, a Ginevra.

Nel corso degli anni Sessanta, ha fatto strada l’idea che la pace non possa essere assicurata senza dei considerevoli sforzi per lo sviluppo. Negli anni Settanta, questo pensiero si è affermato nuovamente. Per assicurare la pace, lo sviluppo doveva essere giusto, i suoi profitti ripartiti in modo equo fra i popoli e, anche, fra le diverse componenti di ciascun popolo.

Si è così disegnata all’orizzonte una immagine più precisa dell’interdipendenza fra pace, sviluppo e Diritti dell’uomo. Essa annunciava anche una presa di coscienza più chiara dell’inevitabile interdipendenza esistente fra i Diritti dell’uomo. Quando, in effetti, il lavoro, l’istruzione e persino il cibo non sono assicurati, quale uso possono gli uomini fare del loro diritto alla vita associativa o alla partecipazione politica? Così, la comunità internazionale si è trovata progressivamente incoraggiata a studiare l’applicazione dei Diritti dell’uomo attraverso la realtà vissuta delle popolazioni che vivono nelle grande povertà.

Dove siamo arrivati oggi, da questo punto di vista?

Leggere il testo completo scaricando il PDF allegato.

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Una sfida nel nostro tempo

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