Ad appena un mese dal 17 ottobre, “Giornata mondiale del rifiuto della miseria”, questo discorso di Padre Joseph Wresinski ci ricorda il senso che egli attribuiva alla manifestazione convocata a Parigi il 17 ottobre 1987. Il 15 novembre 1986, rivolgendosi ad un’assemblea dei membri del Movimento nei Paesi Bassi, ad Heerlen, egli spiegava le ragioni che lo avevano portato a proporre al Movimento lo slogan « Giustizia del cuore » ,in occasione della campagna organizzata nel 1987 per celebrare il 30° anniversario della sua fondazione. Campagna che culminerà con l’inaugurazione, il 17 ottobre 1987, sul Piazzale delle Libertà e dei Diritti della Persona, di una lapide in onore delle vittime della miseria.
« Come fanno le persone a veder soffrire i miei bambini a scuola, senza rimanerne straziate anche loro? » … « Come ha fatto il padrone ad avere così poco cuore e a licenziare mio marito? » … « Come ha fatto l’assistente sociale ad avere un cuore così duro da accusarmi ingiustamente di non essere una buona madre. Il vero grido delle famiglie, il vostro grido, famiglie dei Paesi Bassi, non è sempre e soprattutto quello? « Come hanno avuto il cuore di ferirci, di disprezzarci, di umiliarci, di farci continuamente sentire che eravamo soltanto meno di niente?
« Non è giusto, prima di tutto è questo che non è giusto, » dite spesso, quando vi incontro alla fattoria di Wijhe. La prima ingiustizia, quella che per prima deve finire, è l’ingiustizia del cuore. La più terribile delle ingiustizie, che fa sì che un uomo possa credersi superiore ad un altro uomo, possa credersi in diritto di disprezzarlo.
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